Orbene,
pochi sanno che nel laghetto della Villa Reale di Monza c’ è un
esemplare di anatra mandarina.
Io
ne sono innamorata.
Quando ero molto giovane, giovane maestra, ho scelto un libro di lettura per gli alunni.
Quando ero molto giovane, giovane maestra, ho scelto un libro di lettura per gli alunni.
Nel
libro vi erano due allegati e in uno di questi spiccava in tutto il
suo splendore una meravigliosa
fotografia
che ritraeva un’anatra, nelle acque di uno sconosciuto paesaggio
cinese.
La
sua bellezza è caratterizzata dai colori arancio, blu, bianco, nero
e da tante sfumature, tutto distribuito in modo geometrico sul corpo.
Sembra dipinta a mano, persino sotto le ali.
Se
tanta bellezza non mi spingerà a farne un acquerello dovrò farmene
una ragione.
Non
sarò più pittrice.
Eppure
la guardo incantata muoversi in modo regale.
Il
fatto singolare è che non ha compagni. Negli anni passati le
osservavo muoversi a coppie.
L’anno
passato una di esse aveva un’ala rotta e stava molto ferma su un
isolotto.
Che
tristezza.
Nei
giorni scorsi, essendo io fuori Monza, ho mandato in avanscoperta
un’amica perché controllasse la sua presenza.
Sì,
c’era, e puntualmente è arrivata la foto.
La
bellezza resta.
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